L’analisi di bilancio è una indagine complessa di tipo quantitativo (In quanto misura l’andamento e le relazioni tra grandezze economiche, finanziarie e patrimoniali sulla base di dati numericamente misurabili) basata su dati provenienti da uno o più bilanci, ed ha lo scopo di studiare particolari aspetti della gestione ed ottenere su questi delle informazioni maggiormente puntuali rispetto a quelle che si potrebbero ottenere da una semplice lettura dei bilanci previsti dalla normativa civilistica.
I risultati dell’analisi possono avere una portata informativa maggiore nel momento in cui, oltre all’interpretazione singola di ogni dato ottenuto, si compie un esercizio di comparazione; tale comparazione può essere temporale, quando si confrontano dati ottenuti su più bilanci della stessa azienda in modo da indagare sulla loro evoluzione, o spaziale, ottenuta confrontando i dati dell’analisi con quelli ottenuti da bilanci di altre imprese o settoriali, allo scopo di compiere un indagine non solo in senso assoluto ma anche relativo rispetto ai diretti concorrenti ed al settore di appartenenza.
Le analisi di bilancio hanno lo scopo di indagare sugli aspetti economici, patrimoniali e finanziari della vita dell’azienda; tali aspetti possono essere studiati separatamente o congiuntamente.
Riguardo all’equilibrio economico lo scopo è studiare costi, ricavi e reddito e capire se, quanto e come la gestione aziendale riesce a remunerare i vari fattori della produzione, compreso il capitale apportato dai soci (banalmente se i flussi dei ricavi riescono a sopravanzare durevolmente i flussi di costi).
Riguardo all’equilibrio finanziario lo scopo è studiare la dinamica di fonti e impieghi (aspetto finanziario), incassi e pagamenti (aspetto monetario), e capire se e come l’azienda riesce a far fronte ai propri impegni finanziari (banalmente se i flussi di entrate riescono durevolmente e con equilibrio temporale a fronteggiare i flussi di uscite).
Riguardo all’equilibrio patrimoniale lo scopo è studiare come la gestione e la combinazione dell’aspetto economico e finanziario permettono di conservare e migliorare l’assetto patrimoniale, determinato da corretta proporzione e collegamento tra i vari raggruppamenti di voci dello Stato Patrimoniale (banalmente se i capitali presenti nel passivo finanziano in modo coerente e con la giusta proporzione i vari investimenti presenti nell’attivo).
E’ banale sottolineare che i tre aspetti sono inscindibilmente legati tra loro come elementi fondamentali della realtà unitaria d’impresa; difatti è importante capire se l’azienda crea profitto, se è in fase di sviluppo e se tutto ciò sia sostenibile.
Le analisi possono essere: interne ed esterne, a seconda, più che del soggetto che le compie, della qualità e quantità di dati a disposizione; storiche e prospettiche, a seconda se si riferiscano al passato e vogliano esprimere un giudizio sulla gestione compiuta, o se si riferiscano al futuro e quindi abbiano l’intenzione dare informazioni andamentali sulla capacità di mantenere gli equilibri economico, finanziario e patrimoniale nel tempo; statiche e dinamiche, a seconda se si limitino a studiare aggregati e valori secondo la loro consistenza in un determinato istante, oppure se vogliono indagare sulle variazioni che queste grandezze hanno avuto in un dato arco temporale e/o sui fenomeni che le hanno generate.
Le analisi statiche utilizzano prevalentemente due strumenti: i margini e gli indici. Le analisi dinamiche possono utilizzare lo strumento dei margini e degli indici effettuata con comparazione temporale, ma soprattutto utilizzano lo strumento dei flussi.
È importante ricordare che l’analisi di bilancio trasforma dati di bilancio in informazioni, e tali informazioni potrebbero rappresentare uno degli elementi fondamentali (sicuramente uno dei più importanti elementi di tipo quantitativo) su cui vengono assunte decisioni di vario tipo più o meno importanti per la vita aziendale. Oltre alle competenze dell’analista, è importante verificare la presenza dei presupposti oggettivi prima di intraprendere un analisi; cioè è importante verificare l’attendibilità dei dati di bilancio e quindi, prima di decidere sul “chi” e sul “come” effettuare l’analisi, è fondamentale capire “cosa” si analizza. La validità e l’utilità dei risultati di un processo di analisi è strettamente legata alla quantità ma soprattutto alla qualità dei dati immessi nel processo stesso.
Detto ciò, possiamo quindi individuare le quattro fasi fondamentali che costituiscono la procedura di analisi:
a) Espressione di un giudizio sull’attendibilità dei dati di bilancio
b) Riclassificazione dei bilanci
c) Scelta sulle tecniche di analisi
d) Commento ai risultati
Gli strumenti di analisi di bilancio quindi, assunto che siano condotte da un competente analista e che i dati oggetto di analisi siano attendibili, sono quindi un potente strumento di indagine della realtà aziendale e di supporto direzionale e per i vari stakeholders.